THC nelle analisi del sangue: tutte le informazioni utili

Se ti stai chiedendo quanto tempo rimane il THC nel sangue o quanto tempo bisognerà aspettare prima di sottoporsi alle analisi del sangue dopo aver assunto cannabis, ti trovi nel posto giusto. In questo articolo faremo luce sulla permanenza del thc nel sangue.

Il tetraidrocannabinolo (THC) è una delle sostanze chimiche contenute in alcune varietà di infiorescenze di canapa; il thc è il responsabile dell’ effetto psicotropo ed è anche considerato illegale in Italia. Infatti se vendere un prodotto con una percentuale di THC inferiore allo 0,5% è del tutto legale in Italia (vedi ad esempio la canapa light), avere THC nel sangue non lo è a meno che la persona in questione non sia un paziente di cannabis terapeutica (rimane illegale la guida  di mezzi di trasporto e lo svolgimento di funzioni lavorative particolari).

Può succedere che in determinati ambiti, tra cui quello lavorativo, vengano richieste le analisi del sangue per rilevare il THC, per questo motivo è importante sapere quanto rimane il thc nel sangue e quali tipi di cannabis è più sicuro acquistare per evitare problematiche. È importante ricordare che è possibile acquistare cannabis, a patto che si tratti di quella light e che venga acquistata esclusivamente negli hemp shop legali. 

La prima considerazione da fare è che i  test possono rilevare il THC nel corpo per diversi giorni o addirittura settimane ed il periodo di tempo in cui questa sostanza chimica rimane nel corpo o continua a manifestarsi, in un test antidroga dipende da molti fattori, tra cui:

  • la quantità di  grasso corporeo della persona persona
  • la frequenza con cui si consuma erba
  • la sensibilità del test antidroga

I test antidroga possono rilevare il THC nelle urine, nel sangue e nei capelli per molti giorni dopo l'uso, mentre i test della saliva possono rilevare il THC solo per un paio di giorni. Ciò è dovuto al modo in cui il corpo metabolizza il THC; infatti il THC è una sostanza chimica liposolubile, ciò significa che si lega al grasso corporeo, il che aumenta il tempo necessario per eliminare completamente il THC.

Quanto dura il THC nel corpo?

La cannabis può rimanere nel corpo da 3 a 30 giorni e talvolta più a lungo.

La ricerca sulla quantità di tempo in cui un test può rilevare la cannabis mostra un'ampia gamma di medie. La ricerca del 2017 stima una finestra di rilevamento per un singolo spinello di cannabis di circa 3 giorni ma lo stesso studio sottolinea che le finestre di rilevamento variano e dipendono dalla frequenza con cui una persona fuma.

I diversi esperimenti hanno mostrato che:

  • Per un soggetto che fuma cannabis per la prima volta, i test possono rilevarlo per circa 3 giorni.
  • In qualcuno che fuma cannabis tre o quattro volte alla settimana, la finestra di rilevamento è di 5-7 giorni.
  • Per le persone che fumano cannabis una o più volte al giorno, i test possono rilevare la presenza di THC nel loro sistema per 30 giorni o più.

Tipologie di test

Le finestre di rilevamento dipendono anche dal tipo di test che una persona intraprende. Le stime generali per vari test sulla cannabis sono le seguenti:

I test delle urine possono rilevare la cannabis nelle urine per circa 3-30 giorni dopo l'uso.

I test salivari possono rilevare la cannabis per circa 24 ore dopo l'uso. Alcuni test della saliva hanno rilevato la cannabis fino a 72 ore.

I test sui capelli sono i test più sensibili, rilevando il THC fino a 90 giorni dopo l'uso. Tuttavia, questi test stanno testando l'olio nella pelle che si trasferisce sui capelli e quindi possono occasionalmente mostrare un falso positivo. Una persona che entra in contatto con un consumatore di THC potrebbe, in teoria, risultare positiva al test del capello.

Gli esami del sangue possono rilevare il THC solo per 24 ore ma se si è un consumatore frequente è possibile che il thc risulti dalle analisi del sangue anche fino ad una settimana.

Fattori che influenzano il rilevamento di thc nel sangue

Numerosi fattori influenzano se un esame del sangue rileva la cannabis, inclusi i seguenti:

Dose di THC

I test antidroga sulla cannabis cercano il THC, non la cannabis. Quindi la quantità di THC che una persona consuma è il fattore significativo e gli effetti del THC sono cumulativi. Ciò significa che una persona che fuma più volte nell'arco di diversi giorni ha consumato una dose di THC più elevata rispetto a una persona che fuma una volta, e quindi la prima è più probabile che risulti positiva agli esami del sangue THC.

Anche la percentuale di ogni dose di THC è importante. Senza apparecchiature di laboratorio sensibili, una persona non può determinare in modo affidabile la percentuale di THC della propria cannabis, per questo motivo è sempre consigliato acquistare negli Hemp Shop autorizzati che sottopongono il prodotto ad accurate misurazioni e certificano la quantità di THC presente in ogni varietà, che in ogni caso non è mai superiore allo 0,5%.

Grasso corporeo

Poiché il grasso immagazzina la cannabis, le persone con concentrazioni di grasso corporeo più elevate possono metabolizzare la cannabis più lentamente di una persona con meno grasso corporeo. L'indice di massa corporea (BMI) è un modo per giudicare il grasso corporeo anche se del tutto relativo in quanto non fa differenza tra massa muscolare e massa magra e quindi può risultare un falso dato.

Idratazione

La disidratazione aumenta le concentrazioni di THC nel corpo. Infatti se si è molto disidratati questa condizione fisica potrebbe influire sul test antidroga; nonostante ciò, bisogna sfatare il mito per cui si sostiene che bere tanta acqua prima di un test possa scongiurare un esito positivo.

Esercizio

L'esercizio fisico non cambierà in modo significativo la velocità con cui il corpo metabolizza il THC ma se fatto poco prima degli esami del sangue potrebbe cambiare negativamente l’esito dei risultati. 

Un piccolo studio su 14 consumatori regolari di cannabis valuta gli effetti di 35 minuti di esercizio su una cyclette: i risultati concludono che le concentrazioni di THC sono aumentate di una quantità statisticamente significativa, suggerendo che l'esercizio subito prima di un test antidroga può aumentare la probabilità di un risultato positivo del test. I ricercatori ritengono che l'esercizio fisico possa indurre le cellule adipose a rilasciare THC. Nei loro risultati, le persone con un indice di massa corporea più elevato hanno avuto aumenti più significativi dei livelli di THC.

Metabolismo

Affinché un test antidroga sia negativo, il corpo deve eliminare il THC dal sistema, così come le sostanze chimiche metaboliche che hanno legami con il THC. Le persone con un metabolismo più veloce in genere eliminano il THC più rapidamente rispetto a quelle con un metabolismo più lento.

Perché consumare canapa light?


Consumare esclusivamente cannabis con basse percentuali di THC garantisce la sola determinazione di effetti benefici considerato che la dose presente nella cannabis light rispetta i limiti previsti dalla legge. Inoltre le basse percentuali di THC all’interno della canapa legale consentono di mantenere la percentuale bassa anche nel sangue e quindi sarà più semplice smaltirla in vista delle analisi. Ricordiamo anche che, a differenza dei test alcolemici ad esempio, che forniscono l’esito del test in percentuale, l’esito delle analisi del sangue sul THC, potrà essere solo positivo o negativo, senza indicare alcun valore. Scegliere con attenzione il prodotto ti permetterà di rispettare i limiti consentiti evitando così di trasgredire le norme vigenti di non incorrere in sanzioni o problemi amministrativi.