Vendere un infiorescenza di canapa con una percentuale di THC inferiore allo 0,5% è legale in Italia, ma avere THC nelle urine no.
IL THC è quella sostanza psicoattiva che si trova nella canapa indica in quantità elevate e nella canapa sativa in quantità minime, quasi del tutto irrilevanti (leggi erba senza thc)
Il Thc è una sostanza psicotropa (considerata una droga leggera) che amplifica le emozioni, rende difficile la concentrazione, può causare sonnolenza e/o estremo rilassamento. Questa sostanza se assunta può causare diversi effetti sulla salute psico-fisica di chi la assume, per questo motivo l’assunzione è vietata in Italia.
In particolar modo esistono delle categorie di lavoro precise a cui vengono effettuati dei controlli per verificare la completa assenza di THC nel corpo, come ad esempio i piloti di aerei, le forze dell’ordine o i medici chirurghi all’interno di strutture private. Solitamente questi controlli vengono effettuati sul sangue o nelle urine e molto raramente sulla saliva e sul capello.
Il test del THC nelle urine può essere richiesto anche dalle Forze dell’Ordine nel caso in cui si provochi un incidente o ad esempio da un genitore di minori nel caso in cui sospetti che il figlio faccia uso di sostanze stupefacenti.
In merito alla permanenza THC nelle urine non c’è una regola esatta; durata e quantità varia a seconda del corpo del consumatore, dalla quantità assunta e soprattutto dalla frequenza con cui viene assunta. Ogni persona quindi ha bisogno di tempi diversi per smaltire thc.
Se sei un consumatore occasionale il THC nelle urine risulterà fino a una settimana /10 giorni dall’ultima assunzione; se invece sei un consumatore abituale potrebbe volerci un mese di NON assunzione affinché non risulti alcuna traccia di THC nelle urine. Se sei un consumatore cronico, ovvero ne fai uso più volte al giorno tutti i giorni, sarà necessario far passare anche 90 giorni per eliminare ogni traccia di THC nelle urine.
Bere tanto e urinare tanto, fare attività fisica e mangiare in modo salutare possono ridurre la possibilità di far risultare tracce nelle urine, ma non c’è alcuna sicurezza in merito.
THC nelle urine con erba legale
L’erba light, ovvero la canapa sativa, è un infiorescenza con bassissimo contenuto di thc e alto contenuto di CBD. La percentuale di thc tollerata dalla legge italiana è inferiore allo 0,5% e l’erba legale risponde a questi canoni. Ma se si effettua un test delle urine quella piccola percentuale risulterà lo stesso?
Per rispondere sono stati eseguiti alcuni studi e delle ricerche scientifiche a riguardo.
Partiamo con il dire che il test delle urine rileva non il THC ma il suo metabolita, il THC-COOH che viene sintetizzato dal fegato. La soglia di sensibilità del test delle urine è di 50 ng/mL che come abbiamo visto se si fa uno si marijuana, anche occasionalmente, viene eliminata in minimo 5/7 giorni.
A differenza della marijuana se si fa uso occasionale di canapa legale, la concentrazione di THC–COOH risulta essere molto inferiore al valore di tolleranza. Anche se si fa un uso abituale di canapa legale i livelli rimangono al limite della tollerabilità del test nelle ore successive all’introduzione; solo in pochissimi casi il risultato del test è risultato positivo, ma parliamo di poche ore tra consumo e test.
Sostituendo il consumo di marijuana con l’erba light si riduce notevolmente la possibilità di risultare positivi al test delle urine per thc ed eliminarlo del tutto nel caso si faccia un uso moderato dell’erba legale, senza rischiare di perdere il lavoro, la patente o eliminare qualsiasi altra conseguenza.
Si trovano tantissime infiorescenze di qualità, con gusti ricercati e con tantissimi effetti positivi sul corpo e sulla mente.