Spesso quando si parla di canapa, si usa il termine infiorescenza ma non tutti sanno il significato. Il termine infiorescenza significa gruppo di fiori singoli ammassati l’uno vicino all'altro; ogni specie di pianta ha la sua tipica infiorescenza. L’infiorescenza di canapa è di tipo cimoso, si forma sui nodi delle piante (punti di incontro tra rami) e conta più fiori a forma di cima.
Osservando alcune tipologie di infiorescenza di canapa si noterà la presenza anche di piccole foglioline resinose appuntite che sono essenziali per la produzione localizzata di resina. Le foglioline hanno un aspetto brillante perché sono cariche di tricomi, ovvero quelle ghiandole che producono i cannabinoidi utili al reperimento di resina.
Non è raro che lo sviluppo delle infiorescenze, specialmente per i meno esperti, vada a buon fine. Spesso una bassa qualità dei semi, le condizioni ambientali o la scarsa esposizione alla luce può far si che vengano prodotte infiorescenze piccole (con pochissimi fiori) che solitamente si sviluppano sui rami più bassi; questo tipo di infiorescenza viene comunemente chiamata “cima popcorn”.
Origine e significato del termine infiorescenza
Furono in molti a studiare i fiori delle piante e la botanica in generale ma il primo a coniare il termine infiorescentia fu Carlo Linneo: un medico e naturalista svedese che nel XVIII secolo studiò circa 20 mila piante e stilò la prima nomenclatura binomia assegnando agli organismi due nomi: per genere e per numero. Fu proprio Carlo Linneo a utilizzare per primo il termine infiorescenza la quale deriva dal verbo infiorescere del tardo latino che letteralmente significa fiorire.
Infiorescenze di canapa
Le infiorescenze di canapa derivano appunto delle piante di canapa sativa o di canapa indica le quali fanno parte della famiglia delle Cannabaceae e sono piante provenienti prevalentemente dalle zone equatoriali. Ogni parte della pianta di canapa ha molteplici usi: dai semi, alle infiorescenze e alle radici e le sostanze che la pianta contiene sono utilizzate fin dall’antichità.
Come ben sappiamo esistono tantissime tipologie di infiorescenze di canapa e ognuna di essa ha le sue caratteristiche ben definite. Ad oggi esistono infiorescenze di canapa legale e infiorescenze di canapa illegali: a definire la legalità dell’infiorescenza è la presenza di THC, il Tetraidrocannabinolo. Ad oggi a regolare l’uso, la coltivazione e la detenzione delle infiorescenze di canapa si fa riferimento alla legge 242 del 2016 che permette la vendita e il conseguente acquisto delle infiorescenze di canapa che abbiano un limite di THC non superiore allo 0,5%. Le infiorescenze di canapa con percentuali di THC basso solitamente hanno alti contenuti di CBD, un tipo di cannabidiolo che porta innumerevoli benefici all’organismo in quanto ha proprietà terapeutiche, antidolorifiche e antinfiammatorie.
Le infiorescenze di canapa ad alto contenuto di CBD vengono legalmente commerciate in negozi specifici, quelli che comunemente vengono chiamati Hemp Shop (negozi di canapa) e vengono venduti in buste o barattoli scuri sigillati ermeticamente affinché l’infiorescenza non subisca alterazioni.